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Chiamati "megadati" in italiano, indicano la massiccia raccolta dei dati informativi di un individuo, che richiedono tecnologie avanzate e specifiche per l'estrazione, data la varietà e la velocità di trasmissione.
Quando si inserisce un qualsiasi tipo di informazione personale in rete (basti pensare alle app dedicate al tracciamento dei percorsi mentre si fa sport, al controllo del peso corporeo quando si decide di mettersi a dieta, alla ricerca di un luogo da raggiungere, ecc.), questa viene estrapolata. Anche le azioni che produciamo con lo smartphone (navigare sul web, acquistare un oggetto, guardare contenuti su YouTube, ecc.) sono tracciabili e ricavabili.
Naturalmente, la tecnologia a disposizione nel nostro millennio è diventata indispensabile, perché ha apportato enormi benefici in termini di qualità della vita. Bisogna però porre l'attenzione sugli effetti legati alla privacy delle persone che condividono le informazioni personali.
Nel solo campo sanitario, alcune recenti statistiche riportano che circa il 40% degli italiani utilizza internet per reperire nozioni mediche legate alle patologie o alla frequentazione di forum; sono inoltre 165mila le app dedicate alla salute nel solo mercato statunitense. Si stima infine che, nei prossimi anni, i dati giornalieri prodotti saranno oltre 40mila miliardi di miliardi.