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Le motivazioni che spingono gli individui a destinare alcuni spazi verdi urbani alla creazione di orti sono diverse: pura passione, desiderio di risparmiare sull'acquisto dei prodotti ortofrutticoli e di consumare prodotti genuini, creazione di bandi da parte dei Comuni.
Negli ultimi anni ha preso piede l'uso dei cosiddetti "orti condivisi", aree pubbliche inutilizzate che vengono curate da un gruppo di persone, molto spesso facente parte dello stesso quartiere. In alcuni casi è richiesta una quota d'affitto, in altri l'uso è gratuito.
Oltre a favorire momenti di condivisione all'interno di una comunità, il progetto è utile in campo sociale e del volontariato. In genere, vengono infatti organizzate raccolte di frutta e verdura da destinare ai banchi alimentari.
Alcuni esperti del settore indicano i prodotti coltivati come sani, anche se crescono in zone trafficate. Nel corso degli anni, per favorire questa tesi, sono stati condotti studi e analisi chimiche in collaborazione con le Università.
Secondo stime recenti, sono circa 3,3 milioni i metri quadri di terreno comunale adibiti ad orto.