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Nel nostro Paese, la grande distribuzione è stata imputabile del 13% di tutti gli sprechi di cibo e di perdite che formano la catena alimentare, dal campo coltivato alle industrie, fino alla nostra tavola. Le abitazioni private, inoltre, ne sono responsabili al 60%/70%.
Fino a pochi anni fa gli articoli destinati alla donazione erano davvero esigui, mentre il resto era solito finire nell'immondizia. Per questo motivo è stata avanzata una proposta di legge, affinché i cibi invenduti o inutilizzati vengano donati agli indigenti, qualora sia garantita la sicurezza igienica.
La cosiddetta "Legge Gadda" o "norma antisprechi" è stata approvata il 19 agosto 2016 ed interessa la filiera agro-alimentare, i farmaci, i prodotti per la cura e l'igiene della persona e della casa, i presidi medico chirurgici e gli articoli di cartoleria e cancelleria. Questi i punti principali: