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La conservazione è l'attività volta a proteggere e custodire nel tempo gli archivi di documenti e dati informatici.
Il sistema di conservazione, come previsto dall’art.44 del CAD, garantisce autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità dei documenti informatici.
L’Agenzia per l’Italia Digitale definisce le modalità operative per realizzare l’attività di conservazione, ovvero:
Le pubbliche amministrazioni sono tenute a conservare tutti i documenti formati nell’ambito della loro azione amministrativa. Anche il registro giornaliero di protocollo, a partire dall'11 ottobre 2015, in base all'articolo 7, comma 5 delle Regole tecniche per il Protocollo informatico, deve essere inviato in conservazione entro la giornata lavorativa successiva.
I soggetti pubblici e privati che svolgono attività di conservazione dei documenti informatici e che intendono accreditarsi devono presentare all’Agenzia per l’Italia Digitale domanda di accreditamento.
La sicurezza dei prodotti nell'ambito del mercato unico digitale dell'Unione Europea.
Vedi anche
Documenti
Aggiornamenti
Ufficio competente
La Strategia per la crescita digitale e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione hanno definito la azioni di intervento dedicate all'ecosistema della sanità digitale e le principali soluzioni finalizzate a migliorare i servizi sanitari, limitare sprechi e inefficienze, migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, ridurre le differenze tra i territori.
Ecosistema Sanità
All'interno del Piano Triennale, per l'Ecosistema Sanità, sono stati evidenziati tre progetti a titolo esemplificativo:
Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di infrastruttura abilitante;
Centro unico di prenotazione (CUP), come esempio di semplificazione dell’interazione tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino;
Telemedicina, come esempio del rapporto con il territorio.
Fascicolo sanitario elettronico
È lo strumento attraverso il quale il cittadino può tracciare, consultare e condividere la propria storia sanitaria. La norma stabilisce che l’infrastruttura del FSE gestisca l’insieme dei dati e dei documenti digitali di tipo sanitario e socio-sanitario generati da eventi clinici presenti e trascorsi riguardanti l’assistito. Per maggiori informazioni il sito di riferimento è www.fascicolosanitario.gov.it
Centro unico di prenotazione (CUP)
È il sistema centralizzato informatizzato per la prenotazione unificata delle prestazioni, per favorire l’accessibilità dell’assistenza e la riduzione dei tempi di attesa. Per approfondimenti, consultare le Linee Guida Nazionali
Telemedicina
È il progetto per offrire servizi che migliorino la fruibilità delle cure, dei servizi di diagnosi e della consulenza medica a distanza, oltre al costante monitoraggio di parametri vitali. Per approfondimenti, consultare le Linee Guida Nazionali.
Tessera sanitaria
La Tessera sanitaria (TS) abilita all'accesso delle prestazioni sanitarie erogate dal SSN su tutto il territorio nazionale ed è Tessera di assicurazione malattia ai fini del riconoscimento dell'assistenza sanitaria nei Paesi UE, oltre a fungere da codice fiscale. Per maggiori informazioni consultare il sito del Sistema TS
Ricette digitali
Costituiscono un processo verso la completa dematerializzazione delle prescrizioni farmaceutiche e specialistiche cartacee, sostituendole con gli equivalenti documenti digitali, su tutto il territorio nazionale.
Dematerializzazione dei referti medici e delle cartelle cliniche
La dematerializzazione dei referti medici e delle cartelle cliniche è un processo che ha come obiettivo la creazione di un flusso di documenti digitali aventi pieno valore giuridico che porterà alla sostituzione di tutti gli equivalenti cartacei, allo scopo migliorare i servizi ai cittadini.
In questo contesto sono state redatte le "Linee guida per la Dematerializzazione del Consenso Informato in Diagnostica per Immagini", redatte in collaborazione con la Società italiana di Radiologia Medica e Interventistica (SIRM).
Attori coinvolti
Ministero della Salute, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Garante per la protezione dei dati personali, Strutture curanti (pubbliche o private).
Per creare una casella di posta elettronica certificata (PEC) è necessario rivolgersi ad uno dei gestori PEC autorizzati dall’Agenzia per l’Italia Digitale, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa di riferimento. Il servizio è a pagamento ed i costi variano a seconda dei gestori.
La PEC, come tutte le casella di posta elettronica, consente di gestire l'archivio delle e-mail, ma possiede caratteristiche aggiuntive, tali da fornirti la certezza, a valore legale, dell’invio e della consegna (o della mancata consegna) delle e-mail al destinatario.
Subito dopo l’invio di un messaggio con la PEC, si riceve da parte del proprio gestore di servizio PEC una ricevuta di presa in carico attestante ora e giorno d’invio del messaggio PEC (ricevuta di accettazione). In egual modo, il gestore PEC del destinatario deposita il messaggio nella sua casella e fornisce una ricevuta di attestazione di avvenuta consegna (con indicazione di giorno e ora).
È bene conservare la ricevuta di consegna perché rappresenta il documento che costituisce prova legale dell’avvenuta o mancata consegna della comunicazione.
La comunicazione inviata con PEC si intende conosciuta non appena trasmessa e pervenuta la ricevuta di consegna. Questo significa che la comunicazione si intende notificata anche se non apri il messaggio. Si raccomanda, quindi, di controllare regolarmente la PEC o di impostare l'inoltro su una casella di posta che si utilizza regolarmente.