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Puoi presentare la domanda in tre modalità diverse:

  • compilando e depositando la domanda online
  • compilando digitalmente e consegnando il modulo per il deposito cartaceo, disponibile alla pagina https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/deposito-titoli/modulistica-per-il-deposito-cartaceo/86-normativa/2036082-domande, allo sportello di una qualsiasi Camera di Commercio, industria, agricoltura ed artigianato
  • compilando digitalmente e spedendo il modulo per il deposito cartaceo tramite posta all’indirizzo: Ministero dello sviluppo economico, Direzione generale per la tutela della proprietà industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), via Molise, 2 - 00187 Roma.

Contatti dell'autorità competente

Per ricevere tutte le informazioni utili puoi contattare l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM)

Mail: contactcenteruibm@mise.gov.it

Telefono: (+39) 06 4705 5800. Il servizio è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi.

Clicca qui per i dettagli.

Docs Italia è un servizio a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni per pubblicare documenti tecnici e amministrativi, e offre ai cittadini la possibilità di leggere e commentare documenti pubblici ed essere informati sull’andamento dei progetti.

Su Docs Italia trovi:

Documentazione tecnica relativa ai progetti pubblici

Per esempio, su Docs Italia è possibile accedere alla documentazione relativa al progetto per costruire l’Anagrafe nazionale della popolazione residente in Italia

Documenti amministrativi, circolari, linee guida, regole tecniche, direttive

Per esempio, su Docs Italia è disponibile il Codice dell’Amministrazione Digitale, la legge che definisce il ruolo del digitale nella Pubblica Amministrazione.

Clicca qui per i dettagli.

 

Puoi richiedere un brevetto per invenzione o per modello di utilità in tre modi diversi:

  • compilando e depositando la domanda online;
  • compilando digitalmente e consegnando il modulo cartaceo, disponibile alla pagina https://uibm.mise.gov.it/index.php/it/deposito-titoli/modulistica-per-il-deposito-cartaceo/86-normativa/2036082-domande, allo sportello di una qualsiasi Camera di Commercio, industria, agricoltura ed artigianato;
  • compilando digitalmente e spedendo il modulo cartaceo tramite posta all’indirizzo: Ministero dello sviluppo economico, Direzione generale per la tutela della proprietà industriale - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM), via Molise, 2 - 00187 Roma.

Contatti dell'ufficio brevetti nazionale

Per ricevere tutte le informazioni utili puoi contattare l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM)

  • Mail: contactcenteruibm@mise.gov.it
  • Telefono: (+39) 06 4705 5800. Il servizio è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi.

Clicca qui per i dettagli.

Il monitoraggio dei dati dei progetti strategici di trasformazione digitale.

Avanzamento trasformazione digitale è un sito che espone i dati relativi allo stato di avanzamento dei seguenti progetti strategici di trasformazione digitale:

  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • PagoPA (Il sistema di pagamenti elettronici per la PA)
  • Fatturazione Elettronica (la fatturazione elettronica verso la PA)
  • Open Data (I dati aperti della PA)
  • FSE (Fascicolo sanitario elettronico)
  • ANPR (Anagrafe nazionale popolazione residente)
  • Digital Security -CERT-PA)(La gestione della sicurezza informatica nella PA).

Gli indicatori numerici e/o geografici presenti nelle dashboard forniscono informazioni sullo stato di evoluzione dei progetti rispetto ai target 2018 e 2020 indicati nel Piano Crescita Digitale, e - ove possibile - del loro impatto sull’indice europeo DESI (The Digital Economy and Society Index).

Per ciascun indicatore di progetto sono disponibili gli open data, accessibili dalla sezione Area Dati del sito.

Monitoraggio dei progetti.

Clicca qui per i dettagli.

Il Regolamento eIDAS (electronic IDentification Authentication and Signature) - Regolamento UE n° 910/2014 sull’identità digitale - ha l’obiettivo di fornire una base normativa a livello comunitario per i servizi fiduciari e i mezzi di identificazione elettronica degli stati membri.

Il regolamento eIDAS fornisce una base normativa comune per interazioni elettroniche sicure fra cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni e incrementa la sicurezza e l’efficacia dei servizi elettronici e delle transazioni di e-business e commercio elettronico nell’Unione Europea.

Il regolamento:

  • fissa le condizioni a cui gli Stati membri riconoscono i mezzi di identificazione elettronica delle persone fisiche e giuridiche che rientrano in un regime notificato di identificazione elettronica di un altro Stato membro;
  • stabilisce le norme relative ai servizi fiduciari, in particolare per le transazioni elettroniche;
  • istituisce un quadro giuridico per le firme elettroniche, i sigilli elettronici, le validazioni temporali elettroniche, i documenti elettronici, i servizi elettronici di recapito certificato e i servizi relativi ai certificati di autenticazione di siti web.

Rispetto ai sistemi di identificazione elettronica, eIDAS prevede che ciascuno stato membro possa notificare i sistemi di identificazione elettronica forniti ai cittadini e alle aziende per consentire un reciproco riconoscimento.

Il regolamento eIDAS è stato emanato il 23 luglio 2014 e ha piena efficacia dal 1 luglio del 2016.

L'utilizzo dell'identità digitale SPID in Europa

L'Agenzia ha ultimato il processo che consente ai cittadini italiani di utilizzare la propria identità digitale SPID con credenziali di livello 2 e 3 (è facoltà degli Stati membri accettare il livello 1) per accedere ai servizi in rete delle pubbliche amministrazioni europee. Tale diritto decorre dal 10 settembre 2019 (12 mesi dopo la pubblicazione nella G.U.U.E. C318, corretta con C344), ma può essere anticipato volontariamente dagli altri Stati membri. 

Interoperabilità delle firme elettroniche e dei sistemi di validazione temporale

Particolare rilevanza assume anche la piena interoperabilità a livello comunitario di particolari tipologie di firme elettroniche e dei sistemi di validazione temporale note in Italia rispettivamente come firma digitale e marca temporale.

Il Regolamento (articolo 25, comma 3) prescrive che:

”Una firma elettronica qualificata basata su un certificato qualificato rilasciato in uno Stato membro è riconosciuta quale firma elettronica qualificata in tutti gli altri Stati membri.”.

I formati che queste firme elettroniche qualificate devono possedere sono definiti nella Decisione di esecuzione (UE) 2015/1506 della Commissione dell'8 settembre 2015: fra quelli previsti, anche il formato PDF. Per verificare la validità delle firme elettroniche qualificate basate su certificati rilasciati da tutti i soggetti autorizzati in Europa, la Commissione europea ha reso disponibile un'applicazione open source, Il Digital Signature Service (DSS).

Obblighi derivanti

L'obbligo di riconoscere le firme elettroniche qualificate introdotto nel Regolamento eIDAS (art. 25, comma 3) deve essere onorato, altrimenti, oltre a non consentire l'esercizio di un diritto dei cittadini dell'unione, si incorre in una procedura di infrazione. Al fine di verificare che i propri sistemi di verifica delle firme elettroniche qualificate siano conformi alla normativa europea, si rende disponibili un documento di prova sottoscritto con una firma elettronica qualificata basata su un certificato qualificato rilasciato in Irlanda. Tale verifica deve andare a buon fine.

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Uno strumento fondamentale per cambiare la politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.

Il Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030 è uno strumento fondamentale che segna l’inizio di un importante cambiamento nella politica energetica e ambientale del nostro Paese verso la decarbonizzazione.

Il Piano si struttura in 5 linee d’intervento, che si svilupperanno in maniera integrata: dalla decarbonizzazione all’efficienza e sicurezza energetica, passando attraverso lo sviluppo del mercato interno dell’energia, della ricerca, dell’innovazione e della competitività.

L’obiettivo è quello di realizzare una nuova politica energetica che assicuri la piena sostenibilità ambientale, sociale ed economica del territorio nazionale e accompagni tale transizione.

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